domenica 24 agosto 2008

Cala il sipario su Pechino...


Eccoli là, che corrono e svolazzano e salutano le mamme a casa sul divano, mentre una miriade di colori pirotecnici li sommerge, ed un nugolo di flash riempe di lucciole lo stadio a nido d'uccelo. Si chiudono i XXIX Giochi Olimpici di Pechino '08, con una cerimonia spettacolare al pari di quella d'apertura. E già le parole nascono fluenti e rigogliose nelle bocche di tutti. Cina sorpresa, Cina perfetta, Cina diabolica, Cina impeccabile, Cina crudele... Si sprecano giudizi sulla condotta dei Giochi da parte delle autorità cinesi; in particolare i discorsi cocciano contro i muri dei diritti umani non rispettati, del clima impazzito di Pechino e dell'inquinamento critico. In mezzo a tutto ciò s'infilano le prodezze di Usain Bolt, il fulmine, e Michael Phelps, il cannibale. Alla fine, come volevasi dimostrare, una volta alzato il sipario sulle competizioni, ogni rimando al Tibet, alla pena di morte ancora in vigore in terra cinese, alle restrittive leggi sulla libertà di stampa e tutti quei bei discorsi pronunciati da parte di mezzo mondo, è passato in secondo piano. E forse è stato meglio così. I Giochi sono i Giochi, c'è poco da fare.

Di certezze ce ne sono parecchie: la prima, a mio avviso, è che Olimpiadi così belle e spettacolari non se ne vedranno più, almeno per i prossimi vent'anni. La Cina ha speso qualcosa come 40 miliardi di euro, una follia con la F maiuscola. Per avere un'idea, nel 2004 la Grecia spese, per organizzare Olimpiadi di tutto rispetto, una cifra complessiva pari a poco più di 10 miliardi di euro. Nella città di Pechino, tra il 2001 e il 2008, sono stati investiti circa 40 miliardi di dollari per creare le infrastrutture necessarie. Oltre che sugli impianti sportivi e ricettivi, si è investito anche sugli impianti destinati al trasporto e sull’ambiente. Cifre veramente da capogiro. A Londra toccherà l'ingrato compito di raccogliere il testimone e cercare di non fare brutta figura, il che non sarà certo una barzelletta (anche se l'english humor è spesso sorprendente...). Il sindaco di Londra, intervistato a Pechino, ha promesso un Olimpiade bella e completa, ma ha aggiunto che le spese di realizzazione dei Giochi 2012 non supereranno certamente i 9 miliardi di euro. Io credo che sia giusto così: non occorre buttare via i soldi per dimostrare di essere parte del mondo che conta. La Cina aveva bisogno di nobilitarsi agli occhi della terra, di far vedere a tutti qual'è il popolo più brillante al momento. Aveva altresì bisogno di distrarre gli occhi della critica e allontanarli da tutte quelle magagne un pò sporche che quotidianamente riempono l'agenda del governo cinese. Per chi ha visto Slevin, si tratta della "mossa Kansas City": loro guardano a destra, e tu vai a sinistra... Che l'obiettivo sia stato raggiunto non lo so. So solo che ho ritenuto molto ipocrita quella parte di mondo che ha ben pensato di farsi sentire ad Olimpiadi ormai alle porte, sventagliando all'aria tutte le ragioni che portavano ad un giusto e sacrosanto boicottaggio di Pechino '08. Bisognava pensarci prima, ai diritti umani, all'inquinamento, alla povertà e alle condizioni di vita dei cinesi meno fortunati. Perchè questa sollevazione popolare non si è verificata nel 2001, quando una commissione ha deciso di assegnare i Giochi 2008 alla Cina? Perchè quella faccia da pesce di Bush ha presenziato alla cerimonia d'apertura nonostante avesse osteggiato la condotta politica cinese? C'entreranno mica qualche miliardo di interessi economici intrattenuto con la Nazione economicamente più forte del Pianeta? Un pò di dubbi possono sorgere... Voi che ne dite?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bravo martino....non stancarti di scrivere i tuoi dilemmi, pensieri, le tue riflessioni e stupidaggini...questo pensatoio e' un posto piacevole quindi non privarcene!ciao Luca (lab)